Al passo con i tempi
A chi segue forum propri del carpfishing e legge gli editoriali di riviste specifiche della nostra tecnica non potrà essere sfuggito, leggendoli, di come CFI, con il proprio operato, si identifica quale importante parte attiva nella ricerca di soluzioni a problemi che, negli specifici contesti, vengono messi in evidenza.
Situazioni riprovevoli che rendono difficile, se non addirittura arrivare a compromettere, i rapporti stabiliti con difficoltà e in tempi sicuramente non brevi con le istituzioni e con altre persone.
In Carponline, Roberto Ripamonti porta nuovamente alla ribalta un paio di argomenti interessanti. Per primo la mala abitudine che molti pescatori, e non solo, hanno di abbandonare lungo rive e sponde di corsi d’acqua e laghi innumerevoli quantità di rifiuti di ogni dimensione e genere. Come non bastasse tutto quello che le acque, da sempre considerate discariche, trasportano e lasciano poi in deposito tra rami e radici di alberi nel momento in cui il loro livello diminuisce.
So per certo che moltissimi carpisti durante le pause di attesa, ne impiegano il tempo raccogliendo spazzatura di altrui provenienza, rispondendo al richiamo di un’etica in loro ben consolidata. Come esistono, da tempo, sedi di CFI che organizzano giornate dedicate a tale scopo e alle quali partecipano anche gruppi appartenenti a diverse tecniche e discipline.
Per questi motivi Carpfishing Italia ha voluto raggruppare tutti questi volenterosi invitandoli a partecipare alla “Giornata Ecologica Nazionale”, una iniziativa che verrà ripetuta tutti gli anni diventando un altro dei cardini della nostra associazione.
Alla sua prima edizione nel 2011, l’evento ha visto numerosissime sedi e altri gruppi di persone attive confluire in un’unica data per ripulire rive e sponde e lanciare un importante messaggio a pescatori e amministrazioni. Si è parlato poi di controlli, e di come vengano assediate le sponde, laddove anche vietato, con risultati che non si fatica immaginare. Sempre in tema di controlli, l’argomento viene preso in considerazione anche sul forum Carpe Diem nel quale un nostro iscritto, guardia volontaria, è intervenuto denunciando come durante un giro di sorveglianza lungo il corso del Canal-bianco Fissero Tartaro, nel tratto che percorre la Provincia di Mantova, siano stati sorpresi parecchi pescatori stranieri privi di licenza, immediatamente multati e allontanati. Stessa cosa purtroppo è successa anche a dei ragazzi italiani che praticavano il carpfishing attrezzati di tutto punto compreso barca motore ecc. ma privi licenza, tessera fipsas, assicurazioni e attuando un comportamento non del tutto consono al rispetto per ambiente e prossimo, parcheggiando le auto in un tratto coltivato ad erba medica e accendendo fuochi a fiamme libere.
Concludeva il nostro iscritto con una giusta affermazione che riporto: fino a quando nel nostro ambiente ci saranno elementi del genere, non potremo mai essere presi sul serio dalle istituzioni e dagli altri pescatori. Comportamenti ignoranti come questo vanificano tutti gli sforzi e i sacrifici fatti dagli altri.
Ho tirato in ballo queste tematiche, perché anche in questo caso CFI aggredisce con determinazione il problema, inserendo nel territorio i propri nuclei di guardie volontarie, ormai presenti a decine nelle nostre sedi periferiche. Un contributo, quello dato dai nostri ragazzi, che dimostra come ancora una volta la nostra associazione sia fatta da persone che sanno sacrificare giornate di pesca, all’insegna di un credo difficile da invalidare.Fa anche piacere poi constatare, di come nostre iniziative, rivolte alla difesa e tutela della specie, siano di stimolo per altre proposte che cercano di ricalcare lo stesso spirito e le medesime finalità, dimostrando che vi sono molte persone e numerosi gruppi che mettono a disposizione il loro tempo e le loro energie per tentare di migliorare l’attuale situazione. Questo a conferma di come CFI colga nel segno con ogni sua progettualità e si riveli ancora una volta la punta di diamante nel mondo del volontariato.
Però, se non altro nella scelta della titolazione dei piani di lavoro si cerchi di non confondere i progetti di Carpfishing Italia. Siamo ormai a pochi mesi dall’ ottava finale del nostro TROFEO CFI e questa volta ci siamo indirizzati verso il centro Italia, nelle Marche e precisamente nel lago di Fiastra nei giorni 25-26-27 maggio. Si tratta di uno splendido invaso che oltre al lato tecnico, che sarà messo a dura prova, coinvolgerà i fortunati partecipanti anche con la sua bellezza e unicità. Come al solito ricordo a tutti i responsabili di sede che le coppie classificate potranno essere sostituite con altre, naturalmente della medesima sede.
Il Presidente
Nazionale Agostino Zurma