CFI progettualità condivise

CFI progettualità condivise

CFI progettualità condivise

Continua senza sosta l’attività dell’associazione che, anche oltre le problematiche e le  questioni legate prettamente al mondo del carpfishing, cerca soluzioni e produce progettualità nel mondo della pesca a 360°. Consapevole dell’importanza ormai assunta nel panorama della pesca in Italia e del  considerevole apporto che, in sinergia con le altre associazioni, può nascere per dare vita a nuove e più attuali normative, sono degli ultimi mesi alcune significative iniziative.

Per prima cosa voglio anticipare, e lo faccio con enorme soddisfazione, che i vari incontri durante i quali in rappresentanza di CFI  mi sono confrontato con i rispettivi presidenti delle altre associazioni di discipline ecosostenibili quali,SCI, UNPeM, LBFI, EI, FIBB, IBA, Per il mare, hanno prodotto il risultato cercato. Sabato 19 maggio a Ferrara, con il patrocinio della stessa Provincia, nella splendida cornice del Castello Estense,  verrà sottoscritto dai presidenti un protocollo d’intesa atto  a sancire gli impegni e la progettualità comune che seguirà l’attività delle varie associazioni per gli anni a venire.

Una collaborazione che nel corso dell’ultimo periodo ha già prodotto importanti risultati, ricordo le ampie zone di no kill alla carpa e luccio approvate a Ferrara,la richiesta inoltrata a Treviso per il Parco del Sile e le Cave di Casale in corso di approvazione, la lettera inviata per le problematiche del lago del Salto e per le quali, visto il loro riproporsi, si  concerterà a breve un nuovo intervento. Ma torniamo alle attività recenti, a Bologna, in una prima discussione per il nuovo piano ittico Provinciale, è stato approvato il divieto di pesca con il pesce vivo e morto, per seconda convocazione per la fine di maggio stiamo preparando un documento di sintesi per cercare di inserire il nostro PTC oltre ad altre richieste.

Medesima istanza, per l’applicazione del divieto dell’uso pesce vivo e morto, è stata inviata in provincia di Ferrara e andrà discussa a breve. Relativamente alla Regione Emilia Romagna, congiuntamente come associazioni, abbiamo inviato una serie di modifiche per la stesura della nuova legge regionale, queste per il carpfishing:

  • Innalzamento della misura minima per la carpa (Cyprinus carpio) a 35 cm ed introduzione della misura massima a 60 cm.
  • Introduzione del numero limite di catture giornaliere per la specie carpa.
  • Obbligo di immettere nei laghetti di pesca sportiva solo pesci provenienti da allevamenti autorizzati.
  • Possibilità di effettuare la pesca notturna alla carpa con obbligo di no-kill e con la sola tecnica del carpfishing in tutte le acque della Regione in zona A B e C.
  • Accordare alle Amministrazioni competenti la possibilità di individuare acque nelle quali inserire l’obbligo del no-kill diurno e notturno alla carpa.

 Il Presidente Nazionale

Agostino Zurma.

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