Alloctoni SOS
Rispondo a coloro che hanno ha parlato della situazione alloctoni, più precisamente riferendosi alle amur:
Non entro nel merito delle vostre considerazioni relative alla situazione in cui versano i nostri corsi d’acqua, per le quali trova il mio pieno appoggio, ma per come ha strumentalizzato Carpfishing Italia per una affermazione da me fatta, tra l’altro non riportandola esattamente, non avendone sicuramente e volutamente in questo caso interpretato nel giusto modo il contenuto.
Questo è il testo esatto di quanto da me scritto:
CFI mette a disposizione la propria struttura per collaborare nei prelevamenti , che si rendessero necessari solo dopo riscontri scientifici e analisi approfondite a cui la stessa associazione deve fare parte con propri esperti.
-Evitare che la questione amur possa diventare , come successo per il siluro, un pretesto per bracconieri o altri personaggi di pochi scrupoli che consenta di effettuare devastazioni che influiscono in tutto il sistema acquatico e in altri campi.-
Credo sia facile capire che la presenza dell’associazione, in caso di prelevamenti, è preposta e necessaria per effettuare attività di controllo, atta a garantire che i pesci vengano prelevati e maneggiati con estrema cura, oltre che per prevenire quanto esposto nel secondo paragrafo.
Poi è specificato che l’azione di CFI avverrà solo dopo che si siano effettuati studi e verifiche, con incaricati dell’associazione stessa, che accertino la realtà delle cose.
Che poi i pesci anziché essere venduti debbano essere reimmessi in altri corsi d’acqua ,laddove non dovessero creare alcun problema è una cosa che tutto il movimento si augura. Purtroppo è un passo possibile solo dopo che si riuscirà a modificare la legge sulle specie alloctone.
Per ora CFI ha cercato di essere presente nel tentativo di arginare, e di monitorare interventi già decisi da altri, e con il proposito di attenuare eventuali situazioni irreparabili .
Un plauso quindi all’associazione che in modo reale e concreto ancora una volta ha raccolto le problematiche di tutti carpisti proponendosi in modo reale.
Relativamente all’invito di sottoscrivere la propria adesione a “Io non voglio uccidere”, cosa dal sottoscritto già fatta, voglio puntualizzare, che questa iniziativa, sostenuta ampiamente da Carpfishing Italia , non deve essere posta, come si potrebbe intuire tra le righe del testo, al modo di una alternativa a CFI, ma come un completamento al giusto modo di operare di ogni pescatore.
Il Presidente Nazionale
Agostino Zurma.