Il lavoro continua

Il lavoro continua

Il lavoro continua

La nostra associazione, consapevole dell’importanza di non abbassare mai la guardia, continua con un lavoro tenace e risolutivo rivolto a proposte ed incontri che abbracciano a 360° il mondo della pesca. Perché non si ottengono consensi e approvazioni di progetti, partecipazioni a tavoli di lavoro con le amministrazioni e con altre associazioni per caso.

Troppi sono gli anni nei quali CFI ha dimostrato la propria determinazione e ottenuto successi perché qualcuno si possa permettere di pensare che tutto sia frutto di un qualsiasi incastro stellare. Ma allora di chi è il merito di tutto ciò? Degli iscritti? Dei responsabili di sede? Del direttivo? Degli sponsor? Delle riviste che ci ospitano? Per dei risultati così grandi è giusto che ognuno si prenda la sua parte di gloria. Tutto avviene grazie a quella gente che sta dando il massimo che crede in quello che CFI sta facendo e che ha fatto e che vuole con determinazione che si continui  a farlo.

Tutti in unione, rivolti verso i nostri  obiettivi, senza mai perderli di vista e con sempre più ardore nel perseguirli. Ecco perché i risultati non arrivano per caso !  Dell’ultima ora un importante esito in provincia di Matera, ottenuto dai nostri iscritti, che dimostra come il lavoro ben impostato e saggiamente sviluppato abbia portato all’apertura delle amministrazioni su acque  inserite addirittura  in un Parco Riserva Regionale, bravi ragazzi! Approvato un regolamento che disciplina la tecnica del carpfishing in terra Lucana e precisamente nella riserva regionale del Lago San Giuliano. Alcuni punti inseriti nella normativa:

  1. Il carpista potra posare la tenda e pescare in deroga nelle ore notturne
  2. Consentito l’uso di tre canne e obbligatoria la dotazione di materassino
  3. Nelle zone delimitate per la pesca del carpfishing la pesca a traino e quella professionale è vietata per una fascia di 100 metri
  4. Si istituisce un tesserino segna catture per costituire una banca dati ai fini conoscitivi.
  5. È vietato tagliare il giunco o cannucce per creare postazioi diverse da quelle autorizzate dall’amministrazione.

E dalla Basilicata al Veneto. Continuano gli incontri in provincia di  Rovigo per la stesura definitiva del nuovo regolamento ittico. Un primo documento di massima è stato preparato, si è lavorato sul testo presentato congiuntamente dal gruppo di associazioni,  CFI, FIPSAS, ARCIPESCA, ENALPESCA,ANUU, BASS ecc. Il testo racchiude  il parere favorevole dell’Amministrazione provinciale e dei pescatori di mestiere e ad oggi ancora si sta lavorando per definire le ultime norme. Tanti i punti su cui si raggiunto un accordo , eccone alcuni:

  1. Uso di quattro canne in zona ciprinicola e di cinque in quella salmastra
  2. Vietato l’uso della vangaiola e delle corde armate.
  3. Ridotta la misura massima di insieme di bertovelli a 100 mt e portata a 200 la distanza tra un insieme ed un altro e il tramaglio max 50 mt e non può superare in opera la metà di un corso d’acqua
  4. Vietato l’uso di vasche di raccolta galleggianti con esclusione di quelle espressamente autorizzate dalla provincia
  5. Consentito l’uso di della barca per lo spinning da barca e la pesca in movimento con l’uso del BELLY BOAT
  6. Misura minima carpa 35 cm, tinca 30 cm

Possibilità di istituire ZONE TROFEO con misura max per la carpa

  1. Nei laghetti e bacini per pesca sportiva è consentita l’immissione di pesce proveniente solo da allevamenti autorizzati

Carpfishing Italia, il volontariato del fare.

Il Presidente Nazionale

Agostino Zurma

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