Corrispondenza CFI e Provincia Ferrara

Corrispondenza CFI e Provincia Ferrara

Corrispondenza CFI e Provincia Ferrara

Documenti integrali sulla corrispondenza con la provincia di Ferrara

Egregio Dott. Stefano Lovo,

A seguito dell’incontro avuto nella giornata del 19.11.2014, per il la quale la ringrazio, sono ad inviarLe una nota che sintetizza alcune richieste e richiama parte delle argomentazioni che abbiamo affrontato.

Attendo, come accordato, una sua risposta in merito, e una sua autorizzazione a rendere eventualmente pubbliche le trattazioni.

Cordialità

Agostino Zurma

1)      Si chiede la sospensione delle attività di contenimento, in attesa di allestire un tavolo di discussione al quale far partecipare anche rappresentanti dei gruppi che su FB sono intervenuti sulle attività derivanti dalla delibera che conosciamo.

2)      Avere, da parte della Polizia Provinciale, le date e le zone dove vengono effettuati i contenimenti in modo da poter far intervenire delle persone a coadiuvare i controlli.

3)      Trovare una soluzione che permetta di collocare altrove i siluri prelevati, nel caso si confermino le attività di contenimento, in modo che questi non vengano uccisi. Si potrebbe pensare a:

  1. a) zone precise individuate in acque libere, per fare questo ci si potrebbe avvalere delle direttive presente nelle normative Regionali che consentono di individuarle per le specie interessanti sotto l’aspetto sportivo.
  2. b) ad individuare, per la specie siluro, dei campi gara permanenti dove, come avviene nei confronti della FIPSAS per le specie a questa interessanti, operare con deroghe all’obbligo di non rilascio e conseguentemente ad una tutela.
  3. c) Relativamente ai costi delle attività di contenimento, (prelevamento, trasporto, reintroduzione) qualora venissero confermate, si potrebbero coprire nel seguente modo:

-verificare se esistono contributi o finanziamenti Europei, Nazionali, Regionali e utilizzarli in tal senso,

-avvalersi di maestranze e mezzi messi a disposizione dalle varie associazioni di pesca, presenti sul territorio provinciale e non,

-utilizzare l’apporto di quelle associazioni che già ottengono contributi dalla provincia.

 Nel caso queste attività fossero insufficienti a coprire i costi, interpellare le associazioni, anche quelle non rappresentate nelle varie commissioni o consulte, se condividono l’idea di     pensare ad un aumento, della licenza di pesca che divenga una “tassa di scopo” da destinarsi interamente alla tutela della flora e fauna acquatica, al settore della vigilanza e per arrestare il bracconaggio e la pesca illegale.

Stabilire, in tal senso, anche un aumento a carico della pesca professionale.

4)      Prevedere di realizzare dei corsi per le guardie ittiche volontarie

5)    Viene posta una domanda relativamente al fatto che, sembra ci siano stati interventi di contenimento per dei siluri presenti all’interno del fossato che circonda il castello.

6)      Viene consegnato un progetto a difesa e tutela della specie denominata Amur

Risponde la Provincia

Buonasera Sig. Zurma,

come spiegato nell’incontro svoltosi in Provincia il 19 novembre u.s. (erano presenti per la Provincia: l’Ing. Paola Magri, il Comandante Claudio Castagnoli, Luigi Ghinello ed il sottoscritto; per l’Università di  Ferrara: il Prof. Giuseppe Castaldelli ed il Dott. Mattia Lanzoni; per l’ArciPesca il Presidente Marco Grossi e per FIPSAS il Presidente Giuliano Boldini), in questo momento si stanno attuando delle operazioni di cattura della specie Siluro d’Europa in alcuni tratti dei corsi d’acqua del territorio da parte di alcuni pescatori di mestiere autorizzati ad hoc dalla Provincia. Fino ad ora i pescatori sono stati una decina ed hanno operato in massimo tre squadre.

Esiste una lista dei tratti di canali, suddivisa per squadra, che viene mantenuta aggiornata in base alle operazioni ed è pubblicata sul sito della Provincia (dal 24 novembre), dove le diverse squadre possono scegliere di recarsi giornalmente previa comunicazione telefonica alla Polizia Provinciale. Così facendo la Polizia Provinciale, che sovrintende alle operazioni di vigilanza e controllo, conosce ogni giorno l’esatta ubicazione delle singole squadre. Le operazioni di cattura avvengono solamente nei tratti ricadenti in aree protette dalla Direttiva Habitat (Siti di Interessa Comunitario, SIC, e Zone di Protezione Speciale, ZPS) e di Zone di Ripopolamento e Frega (ZRF)per cercare di contenere il numero degli esemplari di questa specie ittica alloctona ed altamente invasiva come richiesto dalle normative esistenti e devono terminare prima che faccia buio.

Se ci sono persone interessate, in qualità di semplici cittadini, a verificare come avvengono le operazioni di pesca/cattura, esse dovranno riferire tempestivamente eventuali difformità da quanto previsto dalla delibera esclusivamente alla Polizia Provinciale. Si ricorda che i controlli sono di esclusiva competenza della Polizia Provinciale, del Corpo Forestale e della vigilanza volontaria sempre coordinata dalla Polizia Provinciale. Per quanto riguarda le persone che volessero assistere alle operazioni di contenimento del Siluro, stiamo per organizzarci in una maniera ancora più trasparente di quella che avevamo concordato.

Entro breve (spero da venerdì mattina o al massimo da lunedì) ogni mattina sul sito della Provincia (solita pagina dove c’è il calendario) pubblicheremo anche i luoghi dove si svolgeranno in quella giornata le
operazioni di cattura del Siluro.

Come già detto durante l’incontro, siamo disponibili nel breve ad aprire un tavolo di discussione sulla problematica della specie Siluro con i rappresentanti delle Associazioni accreditate che ci dovessero far pervenire apposita domanda per iscritto.  

La Provincia è d’accordo ad incontrare gruppi/Associazioni che facciano pervenire apposita domanda per iscritto specificando quindi chi sono, chi rappresentano o eventualmente il motivo per cui richiedono l’incontro. Non si ritiene comunque ci siano le motivazioni per sospendere le attività previste in tale progetto sperimentale.

 La Provincia è inoltre disponibile a valutare altre proposte/modalità (che siano però normativamente sostenibili) per cercare di contenere la specie Siluro, in tali casi si dovrà capire come reperire i fondi necessari alla loro attuazione.  

Per quanto riguarda la problematica della pesca di frodo/bracconaggio la Provincia è d’accordo a chiedere un aumento della pena e delle sanzioni, perché l’attuale normativa regionale è assolutamente insufficiente a contrastare un fenomeno in costante aumento. In una provincia come la nostra con circa 5.000 Km di corsi d’acqua, la carenza di organico della Polizia Provinciale non consente un contrasto efficace ad un’attività predatoria sempre più invasiva.

Nonostante i tanti risultati conseguiti il depauperamento ittico dei nostri corsi d’acqua sarà, inevitabilmente, destinato ad aumentare. Per quanto riguarda il fossato del Castello, la Provincia, facendo seguito ad una comunicazione pervenuta dal Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi del 04/09/2014, nella quale si segnalava la presenza di un pesce siluro della lunghezza di circa 2,5 mt che poteva risultare pericoloso per gli operatori addetti alla manutenzione/pulizia del fossato, ha incaricato due pescatori di mestiere a posizionare delle nasse per cercare di catturare l’esemplare.

Le operazioni sono già state completate ma non hanno avuto successo, da quanto riferitomi sono stati catturati solamente cinque esemplari di pesce siluro (tutti mediamente della taglia di 1-1,3 mt) che sono stati liberati nelle vasche di proprietà della Provincia a Ostellato.

Infine in merito al progetto per l’utilizzo sportivo della Carpa erbivora o Amur, le comunico che la sua domanda è stata protocollata (P.G. n.81917del 20/11/2014) e che sarà valutata attentamente insieme agli esperti dell’Università di Ferrara e poi discussa nella prossima Consulta ittica provinciale alla quale sarete sicuramente invitati.

La Provincia è consapevole che il connubio pesca/turismo nelle acque interne può e deve essere un volano per l’economia del territorio. Le peculiarità uniche del nostro territorio, apprezzato in tutta Italia e che richiama tantissimi appassionati di pesca anche da fuori provincia, possono diventare opportunità di reddito o fonte di nuove occupazioni soprattutto in questo momento di difficoltà economica.  

In tal senso la programmazione/pianificazione delle attività di pesca nei diversi corsi d’acqua del territorio devono essere valutate e concertate assieme a tutte le associazioni presenti in modo tale da cogliere tutte le occasioni rispettando però le esigenze di tutte le categorie di pescatori.

Cordiali saluti.

Stefano Lovo

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